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Grignani - Studio Legale

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (GU Serie Generale n.139 del 18-06-2018) il Decreto Ministeriale MISE – MEF, in vigore da oggi, in attuazione dell’art. 1, commi da 89 a 92, della legge di Bilancio 2018 che ha introdotto il credito d’imposta sul 50% dei costi di consulenza sostenuti dalle PMI a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020 e finalizzati all’ammissione alla loro quotazione in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione di uno Stato membro dell’Unione europea o dello Spazio economico europeo.

SINTESI DELLE NOVITÀ DEL DECRETO:

  • tipologie di costi ammissibili a Credito di Imposta (CDI): advisor finanziario, Nomad, global coordinator, investor relations, legale, fiscale, revisione e comunicazione finanziaria
  • ammesse a credito di imposta anche le spese di collocamento
  • le spese possono consistere in un importo pattuito in misura fissa oppure parzialmente proporzionata al successo dell’operazione di quotazione.
  • attestazione rilasciata dal presidente del collegio sindacale, oppure da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali, o da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili
  • CDI valido per tutte le tipologie di quotazione, con o senza aumento di capitale
  • CDI utilizzabile esclusivamente in compensazione
  • Mercati di quotazione: regolamentati o non regolamentati europei
  • 000 euro il tetto massimo di CDI per singola PMI
  • 160 il numero minimo di società in IPO finanziabili nel triennio
  • presentazione dell’istanza a partire dal 1° ottobre dell’anno della quotazione sino al 31 marzo dell’anno successivo.

SOGGETTI DESTINATARI: PMI
Destinatarie del CDI sono le PMI, come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003 che operano nei settori economici rientranti dall’ambito di applicazione del Regolamento di esenzione (Regolamento UE n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014) compreso quello della produzione primaria di prodotti agricoli. La definizione di PMI secondo l’Unione Europea prevede il rispetto dei seguenti parametri: ULA (Unità Lavorative-anno) comprese tra 10 e 250; Fatturato annuo compreso tra 2 e 50 milioni di Euro o Totale annuo di Bilancio compreso tra 2 e 43 milioni di Euro. Nel calcolo dei parametri occorre valutare eventuali rapporti di controllo o collegamento societario.

PERIODO E AMMONTARE DI RICONOSCIMENTO DEL CDI
Il credito d’imposta può essere riconosciuto, fino a un importo massimo di 500.000 euro, nella misura massima del 50% dei costi ammissibili complessivamente sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2018 fino alla data in cui si ottiene la quotazione e, comunque, entro il 31 dicembre 2020.

Lo Studio Grignani si occupa di fornire assistenza tecnica, organizzativa e finanziaria alle PMI che intendono attuare investimenti, individuando le fonti finanziarie, curando i rapporti con gli enti preposti e predisponendo la documentazione relativa.