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Grignani - Studio Legale

Sul numero 25/2019 di Diritto e Pratica del Lavoro è stato pubblicato un articolo dell’Avv. Andrea Loro in tema di rapporto di lavoro sportivo dilettantistico.

 

DILETTANTISMO SPORTIVO TRA AUTONOMIA E SUBORDINAZIONE

Il rapporto sportivo professionistico, come è noto, è regolato dalla legge n. 91/1981 che (oltre a definire con precisione il “rapporto di lavoro sportivo professionistico”) detta per quest’ultimo una disciplina sensibilmente derogatoria rispetto alle norme ordinarie in tema di diritto del lavoro e, pertanto, viene classificata come disciplina “speciale”.

Al contrario, non esiste un’analoga disciplina legale in tema di rapporto sportivo dilettantistico che, pertanto, soggiace alle disposizioni ordinarie di diritto del lavoro, integrate dalle previsioni normative contenute negli statuti delle singole Federazioni. Inoltre, a volte è la stessa legge statale a prevedere una disciplina particolare da applicarsi ai rapporti di lavoro in ambito sportivo – dilettantistico (ad esempio con riferimento alla disciplina delle collaborazioni coordinate e continuative prevista dal Jobs Act del 2015, sui cui si tornerà più diffusamente in seguito).

Ne consegue che il rapporto di lavoro dello sportivo dilettante, pur non potendo dirsi a tutti gli effetti un “rapporto di lavoro speciale”, può però definirsi come caratterizzato da una sorta di “specialità attenuata” che denota – comunque – un sensibile interesse del legislatore verso il fenomeno sportivo.